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Cos’è uno scambiatore di calore del motore marino?

Uno scambiatore di calore, nel contesto dei motori marini, svolge un ruolo fondamentale, agendo come mediatore termico tra il motore e l’ambiente esterno.

Questo dispositivo assicura che il calore generato dal motore venga efficacemente trasferito all’acqua circostante, senza che ci sia un contatto diretto tra l’acqua di mare e i componenti più interni del motore.

Tale processo, non solo contribuisce a mantenere la temperatura operativa ottimale del motore, ma ne preserva anche l’integrità e la funzionalità nel tempo.

Il principio di funzionamento di uno scambiatore di calore marino è paragonabile a quello di un radiatore automobilistico, dove il calore del motore viene dissipato nell’aria. Nella navigazione, invece, il sistema utilizza l’acqua come mezzo di raffreddamento.

Esistono vari metodi di raffreddamento per i motori marini, che includono il raffreddamento diretto, tramite scambiatore di calore, e in chiglia.

Tra questi, il raffreddamento diretto è il meno efficiente per le sue implicazioni negative, come il rapido raffreddamento del motore e la corrosione causata dall’acqua di mare a componenti critici come monoblocco, camicie e testate.

Il metodo più diffuso e sicuramente più efficace è il raffreddamento mediante lo scambiatore di calore. In questo sistema, l’acqua di mare viene isolata dai componenti del motore che sono sensibili alla sua azione corrosiva.

Questo non solo protegge il motore ma assicura anche una regolazione più precisa della temperatura.

Come si effettua la pulizia dello scambiatore del motore marino

La pulizia dello scambiatore di calore del motore marino è importante per il mantenimento del sistema di raffreddamento.

Con il tempo, infatti, questo componente può intasarsi o ostruirsi, compromettendo la capacità del motore di rimanere entro le temperature operative desiderate.

Questo processo è essenziale per mantenere l’efficienza operativa del motore e per prevenire problemi legati al surriscaldamento.

Difatti, con il tempo, i depositi come sali minerali, incrostazioni, e detriti possono accumularsi all’interno dello scambiatore di calore, riducendone la capacità di trasferire il calore e, di conseguenza, l’efficacia del raffreddamento del motore.

Vediamo, adesso, le fasi relative alla pulizia di questo scambiatore.

Fasi relative alla pulizia dello scambiatore

Disconnessione e rimozione: Il primo passo è disconnettere lo scambiatore di calore dal motore, seguendo le istruzioni specifiche del produttore.

Questo di solito comporta la disconnessione delle tubazioni di ingresso e uscita e la rimozione di eventuali fissaggi o supporti.

 Ispezione visiva: una volta rimosso, si effettua un’ispezione visiva dello scambiatore per identificare eventuali danni evidenti o aree particolarmente incrostate.

Apertura dello scambiatore: molte tipologie di scambiatori di calore hanno coperchi o piastre estreme rimovibili che permettono l’accesso ai tubi o alle piastre interne. Rimuovendo queste parti, si espone l’interno per la pulizia.

Pulizia meccanica: utilizzando spazzole apposite o altri utensili di pulizia meccanica, si procede alla rimozione delle incrostazioni e dei depositi dai tubi o dalle piastre interne dello scambiatore. Questo passaggio può richiedere l’uso di spazzole flessibili per accedere a tutti i canali interni.

Pulizia chimica: in alcuni casi, soprattutto se le incrostazioni sono particolarmente ostinate, può essere necessario immergere lo scambiatore, o le parti di esso, in una soluzione chimica pulente specifica.

Queste soluzioni sono formulate per dissolvere depositi di calcare, ruggine e altri tipi di incrostazioni senza danneggiare il metallo dello scambiatore.

Rappresentano delle vere e proprie soluzioni chimiche green, ideate nel rispetto dell’ambiente.

Risciacquo: dopo la pulizia meccanica e/o chimica, lo scambiatore deve essere accuratamente risciacquato con acqua dolce per rimuovere residui di detriti e soluzioni chimiche.

Assemblaggio e reinstallazione: una volta pulito e asciugato, lo scambiatore di calore può essere riassemblato e reinstallato sul motore. È importante sostituire guarnizioni o O-ring per assicurare una tenuta ermetica e per garantire un lavoro a regola d’arte

Test finale: dopo la reinstallazione, è fondamentale eseguire un test di funzionamento per verificare che non ci siano perdite e che il sistema di raffreddamento funzioni correttamente a piena capacità.

Questo processo, se fatto regolarmente, può significativamente estendere la vita utile del motore marino e prevenire costosi guasti dovuti al surriscaldamento.

È quindi essenziale effettuare controlli e manutenzioni regolari per garantire la lunga durata e la sicurezza delle vostre imbarcazioni, e non aspettare che si presenti il problema del surriscaldamento per poi correre ai ripari.

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Pulizia scambiatore calore motore marino e non solo: affidati all’Officina Navale Landini

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